Voi andate a fotografare,
io vado per sentire.

di Francesco Truono

Per me la fotografia è subordinata ad una passione,
senza passione verrebbe a cadere automaticamente la mia voglia di fotografare.
Dico questo perché quando ho smesso di frequentare gli autodromi,
lì è nata la passione fotografica, ho smesso per diversi anni.
Avvicinandomi al Jazz, perché mi è sempre piaciuta la buona musica,
è scattata una molla, una passione nuova,
ed il risultato è stato un ritorno di fiamma immediato per la fotografia.
Il mio intento era ed è quello di tentare, non di fare foto ai musicisti o all'evento,
ma fotografare la musica, le note che uscivano dagli strumenti.
Sentirmi parte integrante del suono, volevo e voglio, questa è la mia ambizione,
essere una estensione naturale dell'orchestra e quindi la macchina fotografica
non è più uno strumento per immagini ma è strumento musicale.
Fondersi in un tutt'uno,
e qui la cosa si fa un po' complicata da spiegare perché le sensazioni e le emozioni,
specialmente quando ci si trova in serate particolarmente coinvolgenti,
sono per me di difficile spiegazione.
La cosa che spesso dico agli amici che si accompagnano con me ai concerti è:
Voi andate per fotografare, io vado per sentire.

-Francesco Truono-


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