Bernadette e Zakaria
Polaroid di
Francesca Degli Angeli


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Un incontro con la fotografia istantanea e con il gruppo Polaser
e come d'incanto le sue immagini subiscono una trasformazione
dal solo in "bianco e nero", come ama definirlo lei,
ad opere uniche irripetibili creatrici di emozioni e sensazioni
fino ai piani più alti dello spirito.
Ne scaturiscono delle Polaroid, come quelle presentate,
in cui il mistero della procreazione si cela
ma la cui vibrazione ci investe o addirittura travolge.
Non è facile trasferire la sensazione
del contatto epidermico intimo e puro,
del rapporto privilegiato tra madre e figlio come lo definisce Silvano Bicocchi
in una dimensione artistica
ma lei con le sue figure umane di un'essenzialità rigorosa,
espressione di forme assolute, ci riesce con delicatezza rimandando l'osservatore
ad un'inconsapevole coscienza primordiale.
Contributo poetico ne è quella luce armonica azzurra che le avvolge
e le tramuta in una dimensione onirica o addirittura prenatale,
tutto questo turbinio di sensazioni rende le immagini
espressione di bellezza allo stato puro.


-dalla presentazione della mostra-

 

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Piantina Villa
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