Ogni città si mostra sempre con infinite sfaccettature.
Gli sguardi di chi la vive per qualche giorno sono sicuramente
diversi
da quelli di coloro che ci abitano o che vi transitano per qualche
mese.
L'umore stesso crea stati d'animo diversi ad ogni incontro.
Questi sentimenti in movimento sono avvertiti dai semplici "fruitori"
della città,
dagli abitanti incatenati ad essa, dai turisti, dagli artisti,
dai fotografi.
Questi ultimi sono tra i più attenti,
hanno il dono di osservare instancabilmente ogni particolare
che si presenta ai loro occhi e la città prende vita.
Ogni luogo è filtrato dalla sensibilità personale
e viene proposto in infinite versioni
che sembrano illustrare diverse città
anche se si tratta sempre della stessa.
Parigi non può sottrarsi a questa regola
e nelle immagini che seguono diventa "L'autre Paris"
di Fabio Rizzo.
I colori scompaiono e i bianchi e neri prendono il sopravvento,
gli scorci recenti e del secolo scorso vengono composti in immagini
quadrate
e anche noi possiamo vedere "un'altra Parigi".