ANGELI
Sarà vero che gli angeli Angeli nasce dalla frizione fra una frase dalle elegie di Rielke (e improvvisamente specchi) che si ostina a persistermi nel tempo come un ronzio da dipanare, un libro illustrato sugli angeli rispuntato per caso una mattina dalla libreria di casa, gli ultimi girasoli dell’anno e un mazzetto di fiori di zucchina pronti ad essere ricoperti di pastella secondo la ricetta dell’Artusi. Dalla sensazione forse del trascorrere del tempo che si fa più forte con l’inizio di ogni stagione, dal guardare indietro allora alle stagioni, con i loro colori, le loro diverse consistenze; dalla percezione che non siamo né carne né pesce, sempre sospesi fra due mondi di cui cerchiamo i bordi nella felice, incongrua presunzione di occupare ‘the space in between’. “ma tu, tu sei la pianta”, ancora una frase di Rielke, come il refrain di una canzonetta. novembre 2006--ottobre 2007 Luisa Contarello pag. 1/3
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