Gli specchi
riflettono, le vetrine creano mondi e paesaggi astratti.
L'interno si fonde con l'esterno e sulle due superfici del vetro si
fissano due immagini visibili contemporaneamente.
Le combinazioni risultano infinite come infiniti sono i pensieri che
da queste immagini si levano e muovono in ogni direzione. I manichini,
elegantemente imprigionati all'interno del negozio, si trovano proiettati
all'esterno e inseriti nel nuovo ambiente che da sempre osservano
immobili impossibilitati a viverlo. Le zone scure sono più
disponibili ad accogliere la luminosa immagine esterna e si dissolvono
per fare posto alle nuove scene.
Le immagini che seguono sono il frutto di queste unioni a strati,
in un'immagine viene riassunto il nostro rapporto con l'esterno formato
da una parte interna scura e da una radiosa meglio visibile rappresentata
dal nostro aspetto esteriore. Davanti ad ogni visione fotografica
le nostre pupille si trovano disorientate alla ricerca del soggetto
principale, cercando si separare le due scene, finchè il cervello
suggerirà, con la sua "razionalità artistica",
la somma dell'intero fotogramma come immagine finale. Non più
due immagini piatte difficilmente decifrabili ma una nuova visione
personale dotata di una sua tridimensionalità.
--------------------------------------------------------------Ettore
Toniolo-