Ho 40 anni e vivo a Vicenza.
Pratico la Fotografia da diverso tempo, ma soltanto negli ultimi 5/6 anni
ho deciso di dedicare ad essa una parte importatnte del mio tempo libero.
Amo soprattutto il reportage che penso sia uno strumento straordinario per documentare
fasti e miserie del nostro vivere.
Il lavoro che vi propongo e' uno di quelli ai quali sono più affezionato,
soprattutto perché rappresenta un luogo che non esiste più.
Non parlo in senso metaforico: le costruzioni che ho fotografato sono state rase al suolo
per far posto a qualcosa altro.
Si tratta infatti di immagini scattate nell'enorme sito industriale del Cotonificio/Lanificio Rossi,
dismesso da tempo
ma vero punto di riferimento per l'economia vicentina tra gli anni 60 e 80,
nonché colosso dell'industria tessile italiana a quei tempi.
Non meno di 1500 persone lavoravano in quei luoghi che sono ancora
(o per lo meno lo erano al momento dello scatto) pregni di umanità.
Il lento ma inesorabile declino del tessile italiano, ha portato questa storica ditta
(qualcuno ricorderà che fino agli anno 80, la squadra di calcio che ha militato a lungo in serie A,
si chiamava con il nome dello sponsor: Lanerossi Vicenza) a passare diverse mani
prima della chiusura definitiva.
Le dimensioni del sito sono davvero imponenti : pensate che erano comprese
anche le abitazioni per gli operai,
una piccola stazione ferroviaria, alcune palestre.
La demolizione (invece della valorizzazione a scopi sociali o cilturali)
di questo gioiello di archeologia industriale
ha suscitato numerose polemiche nell'opinione pubblica vicentina,
anche perché è solo l'ultima di una lunga serie si abbattimenti:
quasi che si cerchi di dimenticare qualsiasi ricordo di passato industriale/operaio della città.


 

 

 

 

 

 

 

 




 

 

 

 

 

 

 

Piantina Villa
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