Alessandro Manna fotografa dal 1980; ha svolto attività nell'ambito del Gruppo Fotografico "Il Pentaprisma" di Caserta fino al 1985; nel 1993 è tra i promotori di Dagherro-Tipi Fotoamatori Insieme, (sempre a Caserta) associazione di cultura fotografica, partecipando alle collettive del circolo. E' presidente dal 1997 dell'associazione e collabora all'organizzazione delle attività sociali come mostre, proiezioni, concorsi, dibattiti, corsi e workshop. Nel 1999 è stato eletto Delegato Provinciale della Fiaf per il triennio 1999-2002. Sue foto sono state pubblicate su Frammenti, Il Mattino, Il Giornale di Napoli, Il Corriere di Caserta, Cronache di Napoli; collabora, dalla fondazione della testata, al settimanale Il Caffè. Nel saggio "La città continua" di A. Rigillo sue le foto della sezione "I colori del territorio". Dal 1998 scrive di critica fotografica su vari periodici.

Le foto qui di seguito fanno parte di una ricerca che svolgo da un po' di tempo ispirata al "Velo di Maja" di cui parla Schopenhauer ed a questo estratto di Kierkegaard: "Al di là del mondo nel quale viviamo, in uno sfondo remoto, esiste ancora un altro mondo, che rispetto al primo sta nell'identico rapporto in cui la scena che talvolta vediamo a teatro si trova rispetto alla scena reale. Attraverso un velo sottile, ci pare di vedere un altro mondo di veli, più tenue e più etereo, d'una intensità diversa da quella dei mondo reale." (Diario del seduttore).