Presentiamo parte dell'opera "Penombre di sogno e d'amore" composta da18 immagini di Guido Roli e12 poesie di Luigi Gozzi. Si parla d'amore: è nata in un confronto con un poeta ed esprime due modi di vedere, di sentire, di esplorare dentro se stessi. Diventa allora difficile stabilire se sono state le immagini fotografiche a suggerire i versi o le immagini poetiche a sollecitare le fotografie. Nell’un caso o nell’altro è uno scambio d’emozioni, di suggestioni, nell’intrecciarsi di un colloquio che vuole essere punto d’incontro aperto a tutti coloro che ne vorranno prendere parte.

Luigi Gozzi è nato a Modena nel 1935 ed ha svolto attività quale dirigente industriale Dal 1991 è responsabile e regista della Compagnia di prosa “ gli Aggregati” con la quale ha portato in scena spettacoli di Autori italiani e stranieri di grande impegno culturale. Presente in numerosi concorsi di poesia e narrativa ha conseguito tra gli altri il Premio La Rocca –S. Miniato, Premio Città di Venezia, Premio Cinque Terre. La sua opera prima “Immages” è stata premiata al Salone del Libro di Torino e al Liber 2000 di Barcellona.

 

 

LE NOZZE
Avevo atteso lungamente
sino a sfibrare il mio corpo dolente,
nell'attesa paurosa
di ciò che sarebbe avvenuto.

Era ormai confessione la nostra
senza parole; mai dette
per un'unione fuori dal tempo
sino quasi a morirne.

Quel mattino, nel risveglio lento
ogni impulso arrestò il suo cammino
nell'ascolto assorto del battere d'ora.

Fu dunque quel si a dare più forza
a sancire nel corpo l'inizio di tutta la vita.

La sera una porta dischiuse a noi ogni cosa
e ci dicemmo, in una notte chiara,
senza chiuder ciglia
tutto quello che da sempre avevamo tenuto nascosto.

Non ci fu pausa in questo colloquio
parole contro parole, sospiri sommessi ed urlati
per rendere eterno il confidare.

 

 

 

NOTTE DI LUNA
Lasciami scoprire quel tenero sguardo.
Se opponi diniego mi chiuderò nel serto
a contare i granelli di sabbia.
I tanti anni passati addolciscono l'ora
e solo foglie mi danzano attorno.
Ho confuso i miei sentimenti
sino quasi a restare smarrito.
Non chiedo più nulla.
è quanto mi basta:
l'acqua che scende a pulire,
un fiore sfrangiato, ma di rosso colore
una notte piena di vuoto silenzio
che appagano quello che sono.

Non chiedermi nulla
voglio solo ascoltare.

 

 

 

 

PENSIERI SOSPESI
E li nel cauto meriggiare
udii i tuoi passi.

Non c'era rumore
ma silenzi spossati
occhieggiavano al fruscio della sera.

Ho carpito alla nuvola in volo
la soffice vaga speranza.

E lì nel sofferto imbrunire
piansi il tuo canto lontano.

 

 

 

 

RITROVARSI
Abbandonammo ogni cosa del mondo
per giacere uniti senza difesa
e ci dicemmo tutto
per rinascere vivi.

Scoprimmo spazi infiniti
a farsi casa per la nostra vita
e ci sedemmo lungo la riva
a piangere ore perdute.

Lambimmo acque di fiume
e ci bagnammo puri
a detergere ogni nostra colpa
immersi nella valle del Gange.

 

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Piantina Villa
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