Nato a Pescara nel 1949, risiede a Termoli ove lavora come medico gastroenterologo.
Inizia a fotografare nei primi anni ’70 con una Yashica a telemetro per passare subito dopo alla Nikon,
di cui possiede vari corpi corredati da ottiche fisse e non (dal 24 al 300 mm.).
Si considera un autodidatta, con frequentazioni sporadiche negli anni ’70 di alcuni “maestri” pescaresi,
quali Giuseppe Moder e Bruno Simoncelli, e della Galleria d’arte Rondanini di Roma.
Nel 1980 durante un breve soggiorno a Parigi ha la possibilità di vivere direttamente la Ia edizione de “Le moi de la photo à Paris”:
inizia la sua ricerca sulla linea e sulla luce e le sue tematiche preferite diventano
“l’uomo nella sua essenza” e “la luce espressione di vita”.
Nel 2004 la sua espressione fotografica ha una “svolta” ed una innovazione,
anche grazie alla nuova tecnica digitale;
inizia una ricerca del colore nei riflessi dell’acqua secondo l’impressionismo di Claude Monet,
stimolato da quanto sosteneva Oscar Wilde
“ il vero  mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile”
e dall’assioma di Franco Fontana
“ la fotografia non deve riprodurre il visibile, ma rendere visibile l’invisibile”.

IDENTITA’
fluido amorfo e incolore eri
identità ora hai
forma colore aspetto
segni sempre diversi
vivi acqua vivi

Termoli, 14.01.08    -     Danilo Susi

Immagini tratte dalla ricerca fotografica "Acquastratta":


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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