Gli specchi, anche ai giorni nostri, conservano il loro fascino.
Anche se ci siamo abituati alla presenza di queste superfici riflettenti,
in quanto la tecnologia ci propone infinite versioni di questo accessorio e infinite sono le sue varianti,
non possiamo restare immuni al fascino della nostra immagine riflessa che ci osserva,
direttamente davanti a noi, separata dal nostro corpo solo da un invisibile filtro.
La collezionista di specchi protagonista di questo romanzo
da sempre ha subito questa particolare attrazione e quest’amore per l’oggetto
la porterà ad essere coinvolta in un’avventura misteriosa
in cui compare uno specchio particolarmente ricercato.
(agosto 2007)
"Questa è forse la cosa più affascinante degli specchi.
Hanno riflesso e racchiuso così tante immagini,
che non è difficile immaginare che in essi sia rimasto
qualcosa di ciascuno di questi personaggi." (pag. 15)
"C'erano grovigli di radici d'albero che si aprivano qua e là per mostare piccole facce,
facce di creature non propriamente umane."
"Egli sosteneva che lo specchio era incantato,
e che dentro di esso poteva vedere gli spiriti della terra,
i folletti che gli predicevano il futuro." (pag. 19)
"Da allora potè vedere attraverso lo specchio la vita degli gnomi,
quegli spiriti cioè che abitano all'interno della terra." (pag. 24)
"Andò dentro lo specchio, in quei luoghi oscuri,
nelle viscere della terra dove vivono gli spiriti." (pag. 26)
"La sua cliente si era fatta coinvolgere dal suo mondo di specchi
a un punto tale che la vita reale si stava allontanando da lei?" (pag. 58)
"Henry Anderson rigirò il biglietto da visita come se vi potesse trovare
stampata sul retro la soluzione magica del suo dilemma." (pag. 106)