Tra FAVOLE e POLAROID
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LA
REGINA DELLE NEVI
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"Le
pareti del castello erano formate dalla neve che cadeva, le finestre
e le porte dai venti che soffiavano; c'erano più di cento saloni
... tutti erano illuminati dall'aurora boreale e erano grandi, vuoti,
gelati, luminosi.
SOLITUDINE - AFFETTO
"...Kay e Gerda s'incamminarono mano nella mano, e dove camminavano spuntava la bella primavera con i fiori e il verde; le campane della chiesa suonarono, e loro riconobbero le alte torri e la grande città. Era quella in cui abitavano: vi entrarono e camminarono fino alla porta della nonna, su per le scale, nella stanza dove tutto si trovava nello stesso modo di prima, e l'orologio diceva: "Tic! Tac!" e le lancette giravano; ma quando entrarono dalla porta si accorsero che erano diventati adulti. Le rose che si trovavano sulla grondaia e che erano fiorite entravano dalle finestre aperte e c'erano ancora i loro due seggiolini da bambini; Kay e Gerda sedettero ognuno sul proprio e si tennero per mano; avevano dimenticato, come fosse stato un brutto sogno, quel freddo vuoto splendore della regina della neve. La nonna si trovava nella chiara luce di Dio e leggeva a voce alta dal Vangelo: "Se non diventerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli". Kay e Gerda si guardarono negli occhi, e improvvisamente capirono il vecchio inno: Le
rose crescono nelle valli, Stavano
lì seduti, entrambi adulti, eppure bambini, bambini
nel cuore, e era estate, la calda estate benedetta."
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